(Walk)About

Questa pagina dovrebbe rispondere alla domanda:

Chi scrive?

Di norma lo si fa, appunto, con un post chiamato "About"

Questo, però, più che un about, un walkabout: questo piccolo blog è più che altro un diario personale e una sorta di laboratorio di scrittura e di vita.
Servono riflessioni, esperienze ed esperimenti anche per rispondere alla domanda iniziale (chi sei?), specie quando si ha intenzione di *navigare in acque profonde* ma, alla superficie, è tutto relativamente semplice:

Mi chiamo Mario, ho studiato Filosofia, mi sono occupato di formazione, spesso mi faccio prendere da interessi "bizzarri" (ma perfettamente legali e più o meno morali, che io sappia) come la giocoleria, la maieutica, la scrittura e... veramente di recente, l'ukulele.
Al momento, su questo blog troverete più che altro racconti e favole (o fiavole o fabole, perché in fin dei conti non ho mai afferrato - o voluto afferrare - la differenza tra favole e fiabe).

Conto che nel prossimo walkabout (qui possiamo chiamarlo "cammino online") ci si potrà trovare altro. Forse idee sulle passioni di cui sopra, forse qualche piccola "lezione" di filosofia, forse altro. Forse.

Un'ultima cosa: se vi state chiedendo per cosa sta quella D. sul sito, be', è esattamente quello che state pensando.
Ma anche altro: docente, dormiglione deficiente dilettante...
Specie le ultime due.
La prima, perché quando cammini da un po' ti accorgi di quante cose manchi, di quanto potresti ancora imparare.
La seconda perché, in questo blog (e non solo) mi rendo sempre più conto di quanto sia bello essere dilettanti: è un titolo leggero, ti dà la possibilità di imbarcarti in qualcosa senza dover essere un esperto, e quindi puoi permetterti il lusso di divulgare la tua non perché tu abbia la verità in tasca su alcunché, ma perché stai imparando, e quel che comunichi è solo la tua piccola esperienza. Non è tutto, ma non è neppure niente.

Come direbbe Guccini, parafrasando un poco: è bello essere eterni studenti (ma "dilettanti" o "principianti" lo preferisco), perché la materia di studio sarebbe infinita e, soprattutto, perché so di non sapere niente.

In fin dei conti, i dilettanti non sono che bambini più o meno cresciuti e...

Lo studio e, in generale, la ricerca della verità e della bellezza sono una sfera di attività nella quale ci è consentito di rimanere bambini per tutta la vita. A. Einstein

E, certamente, sono molto curiosi,
 con un dialogo (Da Jules e Jim) lo ricorda Truffaut:
 Oh, io sono un mezzo fallito. Il poco che so lo devo al mio professore, Albert Sorel. “Cosa vuol diventare?”, mi domandò. “Diplomatico.” “Ha una grossa fortuna?” “No.” “Può con qualche apparenza di legittimità aggiungere al suo cognome un nome celebre?” “No.” “E allora rinunci alla diplomazia.” “Ma allora cosa posso fare?” “Il curioso.” “Non è un mestiere.” “Non è ancora un mestiere. Viaggi, scriva, traduca, impari a vivere dovunque, e cominci subito. L’avvenire è dei curiosi di professione...” 

Ora, forse riterrete, non senza qualche ragione, che non abbia davvero risposto alla domanda iniziale, ma anche voi...

Che cosa mai pretendete da un emerito D?

Nessun commento:

Posta un commento

Dimmi che ne pensi