mercoledì 14 dicembre 2022

Pezzi

 





Mi ricordo di un amico, si chiamava Franco. Lavorava in un’industria metalmeccanica. Era in una catena di montaggio addetta alla costruzione di alcuni… piccoli ingranaggi meccanici, che servivano per collegare i mitra agli aerei. A dire il vero, Franco aveva saputo solo in pensione che quei pezzi meccanici tanto anonimi servivano per esigenza belliche. Probabilmente, se lo avesse saputo, si sarebbe licenziato prima…. se non altro, prima di andare in pensione.

Non m’importa se fosse una frase fatta o meno. Una bella bugia o una bella verità. Quello che qui mi importa, è dirvi perché non è andato in pensione. Non solo per una cosa che non sapeva, ma anche per una cosa che faceva. Il lavoro di Franco consisteva in sostanza nell’infilare un lungo cilindro di metallo in un foro, spingerlo dentro facendo girare una manovella alla sua destra, bloccarlo con una manovella alla sua sinistra, e tagliare spingendo un pedale in basso. Nella pratica doveva usare entrambi gli arti e il piede sinistro come facesse egli stesso parte della macchina sulla quale lavorava.

A volte mi ha fatto venire in mente quel famoso manifesto di protesta in forma di fumetto, che girava nella Francia degli anni 70: dove era rappresentato un operaio alle prese con un macchinario del genere. Si vede questo omuncolo in divisa blu che muove la mano destra su un arnese, la sinistra sull’altro, e la gamba va su e giù su di un pedale. Mentre è tutto sudato e smanetta come un matto con quasi tutto il corpo, il proprietario, gilè sul petto, bombetta in testa e braccia conserte lo guarda fisso, sospira pigramente, e gli chiede: ma non è che potresti fare qualcosa anche con l’altro piede? L’operaio annuisce e gli tira un calcio nel culo.

No, Franco non ha mai preso a calci in culo il suo padrone. Era un tipo pacato. Ma la sua piccola rivoluzione l’ha fatta anche lui: per circa un quarto d’ora, ma quando si sentiva più eversivo anche per venti minuti al giorno, lui non lavorava. Ma non è che incrociasse le braccia e smettesse, no. Era sempre lì con una mano su una leva, l’altra sulla seconda oppure sul tubo, e il piede sul pedale. Ma non faceva i pezzi che doveva fare e che dovevano servire all’industria bellica, seppure non lo sapeva. Che se lo avesse saputo, l’avrebbe lasciato il lavoro. No, lui smanettava sul suo arnese, tutto sudato e seguendo un ritmo… solo che non era più il ritmo della catena di montaggio. Solo che i pezzi che costruiva non erano quelli che avrebbe dovuto costruire. Erano… dei pezzi completamente inutili. Piccole opere artistiche o artigianali che, su quella specie di tornio dove lavorava, lui creava sottraendo quel tempo a quello del lavoro. Erano cavalucci deformi, portamatite, ciondoli, semplici cerchi… non erano certo capolavori, Franco non era un’artista. Non ne aveva il tempo e non era pagato per quello. Ma ogni pezzo era comunque un divertimento, ed era meravigliosamente diverso dall’altro. E, soprattutto, era immensamente diverso dai pezzi bellici. E proprio per quello ogni pezzo era, alla sua maniera, un capolavoro. Ed erano dei pezzi completamente inutili. Non servivano per la guerra. Non servivano al lavoro. Non servivano proprio a nulla.

Eppure, è proprio per quei pezzi che Franco non ha lasciato il lavoro prima della pensione: perché gli donavano una sorta di libertà, di creatività che nella catena di montaggio aveva completamente perso. Nell’inutilità del sudore, lui trovava la libertà della creazione.

La pensava così, il signor Franco. O il numero 322078. Sì perché dove lavorava lui, tutti i manovali avevano un numero di identificazione. Un ID. Il primo numero indicava il paese, perché la ditta di Franco, o del numero 322078 era una multinazionale. Il secondo e il terzo indicavano la ditta all’interno di quel paese, e gli ultimi tre il numero dell’operaio in quella ditta. Lui era il settantottesimo operaio della ventiduesima ditta del terzo paese in cui la compagnia aveva i propri affari. L’Italia. E tutti i pezzi che faceva, erano nominati nella stessa maniera: avevano come premessa il numero di Franco, il 322078, poi la data di costruzione ed il numero del pezzo all’interno del giorno.

Così i capi reparto potevano controllare se lavorava bene. Se faceva abbastanza pezzi. Perché ai tempi Franco lavorava a cottimo. Così faceva una discreta fatica per ritagliarsi quel tempo per la sua attività creativa ed eversiva. E a creare dei numeri che non venivano segnati da nessuna parte. Non sfuggivano solo dalla catena di montaggio, dall’utilità bellica, ma perfino dalla burocrazia matematica che controllava ogni singola azione della ditta dove Franco lavorava, e si ritagliava del tempo per evadere inconsciamente da quella pratica di controllo e, fosse anche per un quarto d’ora o venti minuti al giorno, sentirsi libero. E ci rimetteva anche dei soldi. Ma a lui piaceva così.


martedì 20 settembre 2022

19. Imparare qualcosa di nuovo: perché e come farlo?



mercoledì 27 luglio 2022

18. Cosa vuol dire essere un pipistrello? Quanto ci aiuta l'empatia?



In questa puntata, seguiamo l'esperimento mentale e filosofico di Thomas Nagel, chiedendoci: che cosa vuol dire essere un pipistrello? Com'è per esempio non vedere con gli occhi ma attraverso un radar, un'ecolocalizzazione? E cosa ha a che fare questo con l'empatia: quanto è possibile calarsi nei panni degli altri per capire quello che provano per ascoltarli? --- Music: "Music by Cindy Locher, https://www.TheRelaxationWorks.com" (Quiet Soul) --- Approfondimenti e spunti: - Thomas Nagel, Che cosa vuol dire essere un pipistrello? https://www.amazon.it/prova-essere-pi... - - Arte di ascoltare e mondi possibili, Marianella Sclavi https://www.amazon.it/ascoltare-mondi... - La Gaia Scienza, Nietzsche https://www.amazon.it/gaia-scienza-Fr... - Collegamento: la stanza di Mary, Jackson https://www.spreaker.com/user/1503831...

mercoledì 22 giugno 2022

13. Le stanze di Sofia: Bolla di filtraggio


Lo spunto di oggi è una bolla di sapone. Parliamo però di bolle di filtraggio. Cosa sono su internet, questi algoritmi che, per personalizzare la nostra esperienza di navigazione online, rischiano di chiuderci dentro la sfera delle nostre opinioni pregresse e delle nostre passate esperienze. E... Sono davvero così strette e performanti? E... esistono solo su internet? Come uscirne? Ne parliamo in questa puntata. Fonti e approfondimenti: - Eli Pariser, Il filtro. Quello che internet ci nasconde https://www.amazon.it/filtro-Quello-c... - Filter Bubbles, Eli Pariser, Ted https://www.youtube.com/watch?v=B8ofW... - il meme citato, un cane su internet, prima e dopo https://pbs.twimg.com/media/BX5bpOICE...

mercoledì 13 aprile 2022

12. Un aereo di carta: la ludopedagogia.



In questa puntata de Le stanze di Sofia partiremo dallo spunto datoci da un aereo di carta. Vi ricordate come si fanno? Potrebbe esservi utile, perché con quell'aereo faremo insieme un piccolo gioco psicologico, per parlare poi di ludopedagogia e del mondo straordinario della realtà ludica. Buon gioco! ------------ Fonti, approfondimenti e rimandi: - Giocare è un cosa seria: https://www.youtube.com/watch?v=VrZwO... - https://www.lisciaportamivia.it/ludop... un'associazione italiana che si basa su questa pratica. - Un webinar del maestro Ariel legato a un corso dell'asilo nel bosco. https://www.facebook.com/watch/live/?... - Alejandro Jodorowsky, Psicomagia. - Se non ricordate come si fa un aereo di carta..... https://www.youtube.com/watch?v=mZCYz...
MOSTRA MENO

mercoledì 16 marzo 2022

Le stanze di Sofia, 8. Sono possibili i viaggi nel tempo?

 


Partendo dallo spunto filosofico della Delorean di Ritorno al Futuro, ci chiederemo se sia possibile viaggiare nel tempo, specie da un punto di vista logico-metafisico. Per farlo, divideremo l'argomento in vari segmenti: il viaggio nel futuro, e quello nel passato. E ancora: i paradossi che i viaggi temporali generano, quelli epistemologici e quelli causali. Si finirà con una riflessione più generale sul tempo, in cui sentiremo cosa hanno da dire Nietzsche e De Crescenzo. Buon viaggio. Fonti e approfondimenti:

- Giuliano Torrengo, viaggi nel tempo. Una guida filosofica https://www.unilibro.it/libro/torreng... - Viaggi nel tempo, James Gleick, Laura Servidei (traduzione) https://www.amazon.it/Viaggi-nel-temp... - Nietzsche, La Gaia Scienza. https://www.amazon.it/dp/B008HHE0UO/r... - Futurama, il nonno di se stesso e aggiungerei una canzone simpaticissima: https://www.youtube.com/watch?v=oneA8... io sono mio nonno, anche se in questo caso si tratta di paradossi "parentali" più che temporali.

mercoledì 9 marzo 2022

Le stanze di Sofia: 7. Poesia: perché leggerne e scriverne?

 

Fonte: https://www.spreaker.com/user/1503831... Lo spunto filosofico di oggi è letterario; anzi, poetico. Che cos'è la poesia? Si può davvero definirla? Perché leggere e scrivere poesie? Vonnegut ci consiglia un semplice esercizio: provare a scrivere una poesia, senza pensare al nostro livello di consapevolezza tecnico, ma farlo solo per creare. Collins ci ricorda come la poesia sia un linguaggio particolare, dove più che analizzare il significato, sia doveroso immergersi nell'esperienza. Senza pretese, qui provo a prendere giusto un cucchiaino, da quel mare infinito che è la poesia. Fonti , approfondimenti e spunti: - Donatella Bisutti, L'albero delle parole. https://www.amazon.it/Lalbero-delle-p... - Billy Collins, introduzione alla poesia https://www.poetryfoundation.org/poem... - Raymond Carver, il mestiere di scrivere https://www.amazon.it/mestiere-scrive... - Canale di poesia di Alcmane 46 https://www.youtube.com/user/Alcmane4... - 3 idee per trovare l'ispirazione, Merry Jekyll https://www.youtube.com/watch?v=MZk_G...

sabato 5 marzo 2022

Le stanze di Sofia, 6. Cosa ci raccontano le stelle: cos'è l'infinito? Perché il cielo di notte è buio?

 



In questa puntata lo spunto filosofico è il cielo e, soprattutto, le sue luci: le stelle. Se le ascoltiamo, tra mille storie, possiamo sentire delle domande, che fanno tremare i polsi e per le quali, ha scritto Hawkins, Dio ha preparato l'inferno quando, prima del Big Bang, non aveva ancora dato alla luce l'universo.

- L'universo è finito o infinito? Esiste da sempre o no? E se no, cosa c'era prima? Dove era il tempo?



- Perché se le stelle sono così luminose, il cielo di notte è buio?



- Che cosa sono le costellazioni?



Fonti, consigli, approfondimenti:



Eureka, Edgar Allan Poe



- https://www.amazon.it/dp/B07TXQG9QV/r...



Lucrezio, De rerum natura



- http://www.nilalienum.it/Filosofia/Fi...



Amedeo Balbi, l'universo è finito o infinito?



- https://www.youtube.com/watch?v=bESg_...



Perché il cielo di notte è buio? Il Paradosso di Olbers (la fisica che non ti aspetti)



- https://www.youtube.com/watch?v=3JARs...



Oneira, come iniziare a guardare il cielo



https://www.youtube.com/watch?v=YjSUH...



mercoledì 23 febbraio 2022

5. Se questo non è bello, allora cosa lo è? Parliamo di gratitudine.


Fonte: https://www.spreaker.com/user/1503831... In questa puntata, lo spunto filosofico è un consiglio dello scrittore Kurt Vonnegut: ricordarsi di accorgerci di quando siamo felici, dei momenti in cui tutto fila liscio. Farlo, è in qualche modo essere grati per i momenti luminosi che ci capitano. Ma che cos'è la gratitudine? E a cosa serve? --- Fonti e possibili approfondimenti: - Kurt Vonnegut, quando siete felici, fateci caso. https://www.amazon.it/dp/B01NBZ0MGW/r... - The How of happiness, di Sonja Lyubomirsky https://www.amazon.it/How-Happiness-S... - Il miracolo della presenza mentale. Un manuale di meditazione, di Thich Nhat Hanh - The best cigarette (poesia di Billy Collins) https://www.youtube.com/watch?v=kbRif...

mercoledì 16 febbraio 2022

Quarta puntata podcast. Che cos'è un sogno? A cosa serve sognare?


https://www.spreaker.com/user/1503831... Quarta puntata de Le stanze di Sofia. Lo spunto filosofico della stanza di oggi è il sogno. Che cosa significa "sogno"? Perché dormiamo e perché sogniamo? Che collegamenti ci sono tra il mondo della veglia e quello onirico? Da dove arrivano le nostre fantasticherie? Per approfondire: - Agnes Heller, La filosofia del sogno https://www.ibs.it/filosofia-del-sogn... - Sigmund Freud, L'interpretazione dei sogni https://www.amazon.it/dp/B0062ZBKYC/r... - Platone, Repubblica https://www.amazon.it/Repubblica-eNew... - Aristotele, Il sonno e i sogni: Il sonno e la veglia-I sogni-La divinazione durante il sonno. https://www.ibs.it/sonno-sogni-sonno-... #filosofia #felicità #sogni

mercoledì 9 febbraio 2022

Terza puntata. La sedia virtuale. Vorresti una vita perfetta? Davvero?


Terza puntata del podcast: Le stanze di Sofia.

In ogni stanza, e quindi ogni puntata, uno spunto filosofico su cui riflettere. Le domande di oggi sono: Qual è la tua vita perfetta? Cosa faresti per realizzarla?

Esperimenti filosofici citati:
- Cervelli in una vasca, Hilary Putnam (prende anche da Dennett)
- La macchina dell'esperienza (o del piacere), Robert Nozick

domenica 6 febbraio 2022

Alianti

 




Da ragazzino attraversavo il bosco in bici per andare a vedere gli aerei che partono.

Quelli che andavo a spiare, però, non erano aerei normali: sembravano giocattoli. Come quelli fatti di compensato e polistirolo. Una semplice striscia di legno, forata in cima per infilarci le ali di plastica bianca. Un pezzo unico che entrava dentro con lo stesso rumore che fanno le unghie sulle lavagna, ma ne valeva la pena. Sembravano così fragili ma, se piegavi bene il polso, se prendevi la corrente giusta, oh, se volavano. Li vendeva uno di quei negozietti che ha dentro un po' di tutto e un po' di niente (oggi li chiamerei "cazzari", ma un tempo ero più attento alla sorpresa che allo scopo). Stava proprio di fianco al bar Vittoria, in un paesino montano sulle rive del Mallero.

Quelli veri però partivano oltre un bosco vicino a casa, che allora mi sembrava enorme.

Ci sono aeroporti da dove si parte per arrivare in altri aeroporti.

Poi ci sono aeroporti dove non si fa che tornare. Li si abbandona giusto il tempo di guardarli dall'alto, assaporare l'ebbrezza del cielo, guardare le nuvole da vicino e tornare esattamente dove si è partiti.

C'è chi la chiamerebbe un'esperienza inutile: perché non ha uno scopo, non ha una meta.

Ma se nel primo caso si vola per raggiungere una destinazione lontana; nel secondo si vola per… volare. Nessun'altro scopo, nessun'altra meta.

Sarà per quello che mi piacciono gli alianti. Quando fanno i pazzi, e atterrano in un posto diverso da quello da dove sono partiti, fanno "fuoricampo": non è una cosa che succede spesso. Non è per quello che sono disegnati.

Loro fanno così, da almeno una cinquantina d'anni prima dei fratelli Wright. Diversamente dai loro cugini motorizzati, si fanno trainare per un pezzo, raggiungono la quota giusta per poter giocare con la portanza e le correnti ascensionali, seguendo la linea di minor resistenza e, tra le nuvole e la voglia di andarsene, stringono tutta la libertà che possono, prima di tornare dove sono partiti.

mercoledì 2 febbraio 2022

Seconda puntata: cosa puoi perdere, rimanendo chi sei?


Fonte: https://www.spreaker.com/user/1503831... Le stanze di Sofia. Una puntata, una stanza, uno spunto filosofico sul quale riflettere. In questa puntata, riprendiamo lo spunto della margherita: "Quanti petali si possono togliere da un fiore, affinché rimanga ancora un fiore?" per analizzarlo meglio e scoprirne i possibili collegamenti. In seguito, verrà proposto un altro spunto. Per approfondire consiglio i libri: - Greenlights, Matthew McConaughey https://www.amazon.it/dp/B0924M6ZR7/r... - Marco Aurelio, Pensieri. Esperimenti Filosofici citati: - Cervelli in una vasca, Hilary Putnam (prende anche da Dennett) - La macchina dell'esperienza (o del piacere), Robert Nozick

mercoledì 26 gennaio 2022

Puntata pilota: le stanze di Sofia. Ci credi a Babbo Natale?


         
Puntata pilota, o prima vera puntata del podcast. Troveremo due spunti di riflessione in questa stanza di Sofia: due domande sulle quali poterci interrogare. La prima è "Esiste Babbo Natale?"; la seconda: "Quanti petali posso togliere a un fiore, affinché continui a essere un fiore?". #Filosofia #domande filosofiche #stanze di sofia #esperimenti mentali #natale #fiore https://www.spreaker.com/show/le-stanze-di-sofia

martedì 25 gennaio 2022

Le stanze di sofia, puntata zero

 


Le stanze di Sofia è un podcast settimanale dove si incontra la filosofia in modo diretto e particolare: attraverso un percorso di stanze immaginarie. In ogni stanza, e quindi in ogni puntata, troverete uno spunto filosofico (un gioco, uno strumento o un esperimento) per... creare una piccola crepa di meraviglia e di sorpresa nel nostro quotidiano, spesso così ripetitivo e automatico: magari, questi spunti ci aiuteranno ad illuminare con un pizzico di consapevolezza, o almeno di curiosità, le nostre giornate.

Qui si aprono le porte: una breve puntata per accennare a cosa siano queste stanze di Sofia; cosa sia questo podcast. Un primo saluto agli ospiti: mettetevi comodi. Dalla prossima puntata, in ogni puntata, quindi ogni stanza, ci sarà uno spunto filosofico sul quale riflettere, pensare, giocare. Se volete, cominciate a guardarvi intorno. Ci sarà tempo per esplorare, e ognuno potrà farlo come preferisce, aggiungendovi del suo.

Spotify: https://open.spotify.com/show/6x18aXg8IwBIfwW7Vwzjmx