martedì 23 aprile 2013

Zaid



Il mondo e il buio

Sapete, un tempo il mondo era fatto solo di luce. Raggi luminosi scendevano dal cielo e accarezzavano ogni cosa,
dando ad ognuna un colore diverso. Qualcuno dice che è da questo fenomeno che nacque la parola uni-verso. Unico e diverso. E questa luce regnava senza rivali: la notte non esisteva, e neppure l'ombra. Neanche una piccola piccola, neanche di quelle che si sfilano dai bambini che volano.
Poi successe qualcosa di... misterioso e strano. Qualcosa di così misterioso che nessuno sa cosa sia. Ci studiarono sopra scienziati, professori, cervelloni, storici, ma nessuno ne venne a capo. Fatto sta che qualcosa successe e, dopo questa cosa, il mondo non fu più fatto di sola luce.
Da allora esistette anche il buio, l'ombra, la notte, e la luce ebbe una compagna.
Eppure gli uomini non erano affatto contenti di questa cosa. Volevano sfruttare il tempo ed il mondo anche di notte.  Varie menti, varie persone si ingegnarono quindi per rubare al buio la luce anche quando era notte.
Da qualche parte, un imprenditore (che qualcuno chiamava anche prenditore) inventò la dinamo: una bicicletta sulla quale si sale ma non si va da nessuna parte. Si girano i pedali, si suda come nelle normali biciclette, ma si sta fermi. Però faticando, sudando e facendo girare i pedali, si tenevano accese le lampadine, creando appunto la luce. Era una sorta di scambio, se volete: non ci si sposta, ma si fa luce. Il movimento in cambio delle lampadine accese.
Di questa invenzione, fu molto contento l'imprenditore, che poteva leggere il suo giornale anche di notte. Invece non fu per niente contento l'operaio che l'imprenditore mise sulla bicicletta (sempre quella che non si muove ma produce luce - la dinamo). Lui preferiva viaggiare, magari anche al buio. Tanto più che quando finiva di pedalare per far luce all'imprenditore, era talmente stanco che non si spostava più neanche di giorno.
Altrove, un gruppo di uomini, molto scontento dell'alternarsi della luce e del buio, decise di organizzare delle riunioni per trovare una soluzione, o almeno così pensavano. Avevano infatti organizzato delle importanti sedute dove, seduti su grossi tavoli di legno, parlavano tutto il giorno e tutta la notte di questa situazione. A dire il vero, non ne parlavano: se ne lamentavano. Erano veramente furibondi del fatto che il sole non ci fosse di notte.  Se ne lamentavano sempre, con una costanza incredibile: così tanto che non solo non riuscivano a trovare una soluzione, ma non riuscirono più a fare altro nemmeno quando la luce illuminava la terra.
In un altro posto ancora, un gruppo di donne reagì inizialmente nello stesso modo: organizzando delle riunioni per parlare del problema. Poco dopo però non ne vennero ad una, ed allora decisero che avrebbero usato il tempo "luminoso", detto anche giorno, per parlare, giocare, muoversi e così via. Di notte, invece, avrebbero semplicemente dormito. Inoltre, molte di loro tennero ancora delle riunioni, spesso organizzate da una donna di nome Samar: ma non cercavano più una soluzione a quella situazione, si raccontavano invece delle storie.
Nel nord del paese più a nord, invece si dice che un inventore, un cervellone, inventò una sorta di particolarissima pellicola, una plastichina trasparente che al buio si illuminava come per magia. Sarebbe stata una bella scoperta, ed una soluzione per molti, ma in realtà l'inventore ne era molto geloso, per cui la nascose in un posto segreto: non voleva che altri potessero scoprirla, utilizzarla o copiarla. Peccato che il posto fosse così segreto che neanche lui poteva usarla per illuminare la notte.
Infine, nel sud del paese più a sud, un bambino di nome Zaid si fece amico delle api, a loro chiese della cera e con quella ci costruì delle candele. Di notte, ancora adesso si diverte ad andare per il villaggio e condividere la sua fiamma con i suoi amici. Dovreste vedere la scena: uno spettacolo bellissimo. Quando viene il buio, si ritrovano tutti insieme, ognuno con il suo pezzettino di cera, poi Zaid accende la sua candela, ed avvicina la fiamma alla candela successiva. Il bambino o la persona di fianco, accende quella del suo vicino, e così via fino a che tutti non hanno la loro candela accesa.  Quando tutte le fiammelle danzano, allora si crea una specie di sole, fatto solo di cera e di luce, che brilla anche nel buio più profondo. Allora, quando vogliono, la notte è ancora giorno, come se ci fosse il sole.
Insomma, in tutta la natura fisica si verifica quello stesso volgarissimo fatto che se uno ha dieci soldi e ne spende cinque gliene restano solamente cinque e niente di più e di meno. Invece, se uno ha un'idea la può comunicare ad un milione di persone senza perderci nulla, e l'idea più si propaga più acquista forza ed efficienza.



In other way, in all the phisical nature, happening the same vulgar fact that if one have ten coins and spends five of them, he remained with just five. Nothing more, nothing less. Instead, if one have an idea, he can sharing it with milion of people without loss one cent, rather, the more is spreaded, the more it reinforces and improves.
Errico Malatesta, Pensiero e Volontà, 1 Luglio 1925.


You know, one time the world was made just of light. Beams of light got down from the sky stroking everything and giving to each one a different color. Someone says from this phenomenon was born the word "universe": Unique and different. Anyway, this light ruled without rivals: there was not night, and there was not shadow. Not even a very tiny, like those that run away from children who can fly.
After something happened. Something very strange and misterious. Something so enigmatic that no one could explains. Scientists, teachers, historians, brains, misfits but no one could understood. Anyway, after this... thing the word not was made just of light.
From that time, there was the dark too. And with it, night and shadow.
In one place one businnessman (that one can be called "borrower") invented a dynamo: a bike that goes nowhere. You turn the pedals, but you cannot move. In exchange, the dynamo makes light. Sweat for turn on the bulb light. The businnessman was very happy for this invention: he can read his newspaper in the night; not so happy was the worker, wich worked and sweated hard for the light, without move anywhere. How much as, in the day, when there was thelight he can not moves either, because he was too tired.
In other place, a group of men very sad for this situation (the dark) decided to organize some meetings for talk aboutt hat. But, to be honest, they didn't talk, they just complained and cannot reach an outcome. They lamented about their complaints. Anyway, I must say that they are very good in complaints: they took those meetings very seriously, as much that, neither in the day they stopped to talking and wasting their times, so in their minds were not sun either in day-long.
In one other place again, a group of women took the situation in the same way: organization of meetings, talking
searching a solution. But, after few days, they did not found a solution so took it easy: they speaks, plays and do
things in the day-long, and sleep in the night.
In the north of the northern country, there was a brilliant inventor that invented (pretty obvious) a magic and
special membrane that lights in the dark. But for pity this guy is very selfish, and very jealous about his idea, so
he hid the magic membrane and never sharing it to another.
At last, in the south of the southern country there was a children named Zaid that became friend of bees and, after asked them some wax, made many candle. In the night, he brings the candles in his village and sharing these to all his friends.
 Oh, that is really a very beautifull experience, you should see... In fact, in the night all the Zaid's
village mets, and formes a circle and the children lights his candle, then, he puts the flame on the wick of his
nearest friend's candle and this guy do the same thing... after few minutes, all the circle is bright and brilliant
and it stoles the light from the night, as like there was the sun at midnight.






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